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serie cosmowarrior zero
dvd 03
Rai
Ufficiale artigliere della Karyu. Dalla statura decisamente bassa e dall’aspetto buffo, Rai ha un naso pronunciato e un viso in grado di deformarsi in espressioni grottesche. È insomma l’elemento allegro della compagnia, capace di sollevare il morale ai compagni col suo modo di fare e la sua parlantina talvolta sboccata. I suoi atteggiamenti un poco esasperati, accompagnati a una scarsa propensione al rispetto dei regolamenti, lo portano talvolta a eccedere nel comportamento e a non applicare in modo ortodosso gli ordini. Questo gli costa qualche lavata di capo da parte del comandante Zero. Tuttavia Rai non è un cattivo ufficiale e vanta un pragmatismo utile nelle situazioni di pericolo. È particolarmente abile nel suo ruolo di "cannoniere", in altre parole di addetto ai sistemi di armamento, incluso il temuto Cannone di Sant’Elmo, potentissima arma della Karyu. Nel cuore della battaglia Rai mantiene freddezza e nervi saldi ed è pronto a centrare il bersaglio indicatogli dal suo superiore. Come tutti i terrestri imbarcati sulla Karyu, è inizialmente prevenuto nei confronti della componente meccanoide dell’equipaggio, ma col tempo impara a convivere anche coi propri colleghi biomeccanici.
Taverne
In "Harlock, amico mio", il sesto episodio di Cosmowarrior Zero, in un locale di Gun Frontier, città libera all’incrocio di tutte le rotte galattiche, Warrius Zero e Capitan Harlock si incontrano pacificamente. Quel luogo ricorda i vecchi bar del Far West, o le taverne in cui i pirati del passato si prendevano una pausa dalla dura vita di mare. Dopo mesi passati a navigare, infatti, i filibustieri non vedevano l’ora di sbarcare in qualche porto sicuro per svagarsi in ogni modo possibile. Grazie alle monete conquistate in razzie e arrembaggi, potevano comprarsi ogni sorta di oggetti, anche se totalmente inutili. Ma il loro divertimento preferito restava gozzovigliare in qualche taverna, magari in compagnia femminile, raccontando le proprie imprese per l’occasione infarcite di ogni sorta di esagerazione. In quei luoghi di divertimento i pirati potevano dedicarsi al gioco d’azzardo, con carte, dadi, scommesse. Spesso dilapidando in modo avventato quelle ricchezze ottenute rischiando la vita. Tra le occupazioni preferite vi erano le colossali bevute. Gigantesche quantità di vino e di birra venivano scolate da grandi boccali di cuoio, resi rigidi e impermeabili da uno strato di pece, che li rendeva neri facendogli guadagnare il soprannome di black jack. Una storia racconta di un pirata talmente ubriaco che, piazzatosi in mezzo a una strada con un barile di vino, obbligava tutti i passanti a bere in sua compagnia puntandogli addosso una pistola.
Gun Frontier
Capitan Harlock, pirata dal radicato senso dell’onore, durante la sua carriera ha più volte avuto modo di incrociare la lama con i suoi avversari nel corso di duelli. Accadde per esempio nel secondo episodio della serie SSX, ove affronta a colpi di spada Leotard, un tempo schierata dalla sa parte e ora spia al servizio degli Umanoidi. I duelli sono all’ordine del giorno nel manga Gun Frontier. In quella sede, però, Harlock utilizza una colt, per confronti in perfetto stile western. Tochiro, al contrario, sfoggia una satana, tradizionale spada giapponese, con cui si batte sia contro pistoleri sia con altri uomini armati di spada. Anche Emeraldas è abile nell’uso della spada, e non esita a sfidare chiunque minacci l’incolumità dell’amato Tochiro, come ben si può vedere nell’anime SSX. Tornando ad Harlock, nella serie Cosmowarrior, e più precisamente nell’episodio sei, accetta la sfida della bounty killer Sylviana, che gli chiede di battersi ad armi pari. Peccato che la donna si subdola e bugiarda, attirando Harlock in una trappola. Insomma, i duelli del mondo di Harlcok non sempre rispondono ai requisiti di onore ed equità, ma è certo che Harlock non è tipo da tirarsi indietro di fronte a una sfida.
Cosmowarrior Zero episodi 8-
Negli episodi centrali di Cosmowarrior, la storia giunge a una svolta decisiva. Zero e il resto dell’equipaggio della Karyu scoprono che i meccanoidi stanno portando avanti un oscuro piano a danno dei terrestri. Le posizioni di Warrius e Harlock tendono quindi a riavvicinarsi. Anche se i due restano rivali, comincia a palesarsi la possibilità che abbiano un nemico in comune. Tutto comincia nell’episodio otto, dal titolo "L’amore eterno di Marina", in cui il primo ufficiale della Karyu, scopre un sabotatore a bordo della nave. Si tratta della misteriosa Hell Matia, che ricorda di avere già visto molti anni prima, quando ancora bambina si trovava sul proprio pianeta natale, Futuria. Marina e i suoi simili, esseri composti prevalentemente di acqua e in procinto di disidratarsi, scelsero l’unica alternativa possibile alla morte, quella propostagli da Hell Matia: diventare dei Meccanoidi. Così il grande segreto di Oki viene svelato, mentre il suo comportamento ambiguo insospettisce l’equipaggio, ancora all’oscuro della sua natura, che la sospetta di essere la sabotatrice. Quando Oki si lancia all’inseguimento di Hell Matia su un piccolo caccia, Ishikura vorrebbe darle la caccia, ma ci pensa il capitano Zero a ritrovarla.
Nel successivo "Il pianeta della tristezza", gli uomini della Karyu scoprono finalmente la verità: i guasti a bordo erano provocati da sabotatori meccanoidi. Inoltre comprendono che esistono molte Death Shadow, controllate da meccanoidi, che scaricano nello spazio cadaveri di esseri umani. L’ipotesi viene confermata da Maeter, un’affascinante donna, che gli racconta del pianeta artificiale Teknologhia, i cui costruttori sognano di armonizzare esseri umani e macchine.
In "Oltre la galassia", la Karyu decide di raggiungere proprio Teknologhia, ma lungo la rotta deve attraversare una perturbazione che interferisce con la sua strumentazione e danneggia i circuiti vitali dei Meccanoidi, che per la loro stessa sopravvivenza devono essere disattivati. La meta si avvicina, ma quali altri pericoli attendono la nave di Zero?
Masayuki Oozeki
Il regista de decimo episodio di Cosmowarrior Zero è Masayuki Oozeki. Non nuovo a tale ruolo, Oozeki ha firmato una manciata di anime tra gli anni Ottanta e Novanta. Sua è, per esempio, la regia del lungometraggio di Lupin III dal titolo ‘La cospirazione dei Fuma’ (1987), uno dei più riusciti della lunga saga del ladro gentiluomo, qui alle prese col matrimonio del samurai Goemon. Sempre in qualità di regista, si è dedicato anche all’OV erotico Kama Sutra (1991) e ai tre episodi del fantascientifico Genesis Survivor Gaiarth (1992). Durante la sua carriera, Oozeki ha talvolta realizzato degli story-
I mille nomi del mondo di Harlock
Il personaggio di Maeter è un tipico esempio di come, nel corso del tempo, il medesimo nome sia stato trascritto in modo differente da traduttori e adattatori. In Italia è infatti noto anche come Maetel e Metel. La lettura corretta indicata da Leiji Matsumoto è Maetel, anche se in Cosmowarrior viene usato ;aeter. Difficile, comunque, ritenere errata quest’ultima versione, dato che sempre Matsumoto siega che il nome deriva dal termine latino mater, "madre". Dopotutto nella lingua giapponese la "R" e la "L" hanno praticamente lo stesso suono.
Di tutte le razze
Gli antichi vascelli pirata erano spesso un crogiuolo di nazionalità e razze. I pirati, infatti, non facevano distinzione di sorta e chiunque aderiva alla fratellanza, rispettando il codice, era bene accetto. Le ciurme erano quindi composte da ponimi dalle provenienze più varie. Molti erano marinai ribellatisi al terribile dispotismo che regnava su mercantili e navi da guerra. Altri erano uomini di colore, sfuggiti alla schiavitù e senza altro posto dove andare. Non mancava neanche qualche avventuriero in cerca di fortuna. Tra i pirati dei Carabi vi erano anche i bucanieri, originariamente semplici cacciatori dell’isola di Hispaniola, che divennero pirati dopo che gli spagnoli distrussero i loro insediamenti. C’erano poi i corsari, molti dei quali inglesi, che una volta ritiratagli la lettera di corsa si dedicavano all’attività in proprio. Sulle navi che issavano il jolly roger era quindi possibile imbattersi in uomini provenienti da Paesi diversissimi e ascoltare parole di molti idiomi. Nel suo piccolo anche l’Arcadia di Capitan Harlock ospita un equipaggio davvero variegato. Innanzitutto ci sono i terrestri, giunti dai quattro angoli del globo ma anche da lontane basi spaziali. Poi gli alieni, come Lamime e Mime, e gli esseri meccanici, rappresentati dal simpatico robot Battlyzer. Infine, non mancano neanche gli animali da compagnia. Come i velieri che un tempo solcavano i mari terrestri, l’Arcadia è una sorta di piccola nazione multietnica, ove tutti hanno medesimi diritti e doveri.
Axceluder
Ufficiale di rotta della nave spaziale Karyu, Axceluder è uno dei molti Meccanoidi sotto il comando di Warrius Zero. Preparato e abile nel proprio lavoro, come tutti i Meccanoidi è estremamente razionale e lascia che sia la parte robotica a guidarlo nelle sue azioni. Libero da emotività e istinti, si comporta secondo logica. Rispetta in modo coscienzioso gli ordini ricevuto e tiene sempre presente l’importanza della catena di comando. Considera Zero un ottimo comandante, anche per questo motivo non disubbidirebbe mai a un suo ordine. Al contrario trova eccessivamente impulsivo l’ufficiale umano Ishigura, con cui inizialmente ha parecchi attriti, dovuti proprio all’atteggiamento di quest’ultimo, che è solito ‘adattare’ gli ordini alle proprie opinioni. Il suo ruolo sulla Karyu lo porta a occupare un posto in plancia di comando, ove spesso assiste con disappunto alle colleriche esternazioni degli umani nei confronti dei Meccanoidi. Tuttavia non reagisce mai in modo violento ai pregiudizi nei suoi confronti, al contrario cerca di comprendere quanto accade attorno a lui. In caso di bisogno è pronto a sacrificarsi per il bene collettivo, e a fare da scudo col proprio corpo meccanico ai ben più fragili esseri umani.